Ci sono giorni in cui nemmeno le lancette dell’orologio sembrano girare per il verso giusto.
Oggi direi sia uno di quelli.
Già la prima telefonata giunta alle otto e trenta, fin che attendevo che il buon Massimo mi servisse macchiato e pasta rigorosamente alla marmellata, non lasciava presagire niente di buono.
Le successive chiamate sembravano essere fatte in serie per minare la lucidità delle prime ore produttive.
Senza tregua dunque, ma quel che e’ peggio nessun problema che potesse trovare soluzione immediata.
E cosi, arrivato alle venti e trenta, cerco di archiviare questa giornata, che posso ormai classificare g.d.m. (giornata di merda).
Mi chiedo da qualche ora cosa in particolare l’abbia resa tale.
Concludo ad ogni passo della mia riflessione che ogni telefonata ha lasciato un problema imprevisto e irrisolvibile nell’immediato.
Ogni conversazione, poi, ha rubato quarti d’ora preziosi, e concentrazione.
Dunque ora sbrocco, dopo una giornata di m…, passata ad ascoltare problemi inutili, vedendo quarto d’ora dopo quarto d’ora diventare grigia una splendida giornata di sole.
Non c’e’ una morale in tutto questo se non un freddo teorema: “In una splendida giornata di sole, se la prima telefonata dura più di un quarto d’ora, preparati perché sara’ sicuramente una g.d.m.!”
Seguimi su Instagram
Non sono state trovate immagini Instagram.
Facebook
Archivi
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- agosto 2013
- giugno 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- ottobre 2012
- giugno 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- dicembre 2010
In quelle g.d.m. voltati e guardami. Io sarò con te.